In fondo..Siamo Eterni viaggiatori..


Scatti del passato;

Momenti vissuti..

e sguardo sempre rivolto in avanti,

Quando guardi in avanti cosa vedi?

L’infinito ..

Ecco cosa c’è..L’infinito. 

Se rimani con lo sguardo rivolto indietro..

E’ tutto gia’ scritto, tutto e’ già passato..

Non hai più niente da scrivere, perche’ ogni viaggio che dovevi fare l’hai già concluso e non ti e’ concesso neppure di cambiarlo..

Non prendere questa cosa nel modo sbagliato, ma prendilo come un altro bagaglio che hai riportato a destinazione, in fondo i viaggi non durano per sempre..e lo sai.

Rimanendo nel passato..Beh..Puoi solo viaggiare con la mente, e nulla piu’. 

Hai ancora la possibilità di salire su quella nave e viaggiare non solo con la mente..

Quanti luoghi, quante persone, quante risate e quante lacrime..quanta vita c’è ancora..

Beh.. hai capito no..

Non Ti Fermare Mai..

Segui La via..

E Vivi..

Lei Aspetta solo Te

24 pensieri riguardo “In fondo..Siamo Eterni viaggiatori..”

  1. Appartiene a ciascuno di noi, inizia dalla nascita: il viaggio. Ognuno di noi viaggia, ogni giorno, ora, minuto; cresce, apprende nuove cose e ne perde altre. I percorsi di noi persone comuni non saranno scritti nelle letterature o nei libri di storia, ma ognuno di noi intraprende una strada di vita che a sua volta si intreccia con quella di molti altri. Spesso il significato del viaggio è soprattutto nella sua direzione e la sua meta può materializzarsi in modo imprevedibile e talvolta può addirittura sfuggire, può essere perennemente e vanamente inseguita.
    La vita germoglia proprio dentro ciascuna delle cose che abitano il tempo e lo spazio; è mimetizzata dietro al volto di quanti incrociano i nostri passi, si alimenta dei sentimenti, delle illusioni, delle passioni, delle sconfitte che affollano il cuore di quanti osano mettersi in cammino.
    Sovente ci accade di vivere e di non accorgersene, di aspettare e di non riuscire a riconoscere, di intraprendere e di restare, comunque, insoddisfatti.
    Il sentiero della vita non è tracciabile, non è mai riconoscibile prima di essere percorso. E’ simile al volo di un gabbiano nel cielo, alla rotta di una barca sul mare: la traccia c’è, è riconoscibile, ma soltanto dopo, anzi proprio mentre si realizza.
    Ricorda l’amore. Rimane misterioso il suo percorso, si realizza esattamente nel momento in cui si offre. Il cammino di un uomo e di una donna resta indefinibile, misterioso, eppure è avvolgente, appagante perché impastato di desiderio e di memoria, di passione e di nostalgia, di fisicità e di evanescenza, di provvisorietà e di eterno, di riconoscimento e di meraviglia.
    E non c’è viaggio migliore di quello in cui si impara a lasciar scivolare dentro, nell’intimità, voci, luci, luoghi, sentimenti, timori, silenzi e spazi… consapevoli, alla fine, che nessun viaggio è definitivo.
    La gioia o la delusione non vengono da fuori: affiorano dal proprio profondo.
    Ciò che sazia è il desiderio. Ciò che soddisfa è l’inedito. Ciò che assicura pienezza e gioia è la capacità di cercare e di stupirsi per tutto ciò che c’è di nuovo nella vita e nei volti di coloro che la affollano.
    Passare di luogo in luogo, di viaggio in viaggio, di passione in passione, di cuore in cuore, non è difficile, ma la scommessa, la sfida è un’altra: cercare, riconoscere, accogliere, far durare ciò che provvisorio non è, e che indossa tanto, tanto spesso le vesti della fragilità e del non evidente.
    Il percorso, il cammino non è già tracciato e nessun viaggio è definitivo: anzi, il miglior viaggio è, incredibilmente, quello incompiuto.
    Basta saper ricominciare.

    Un caro simpatico abbraccio.

    Fausto

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